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Nonostante la nascita molto recente e una campagna elettorale bravissima, durata praticamente solo un mese e funestata dall’epidemia da Covid-19, che ha fortemente limitato la possibilità di organizzare incontri pubblici, le lista di PER ha raggiunto un risultato brillante, raccogliendo circa 26.500 voti e arrivando a sfiorare la conquista di un seggio in Consiglio Regionale, perso per poche centinaia di voti.

PER ha superato la soglia dell’1%, offrendo un contributo alla vittoria del centrosinistra, che è stata sancita da una maggioranza superiore ai due terzi dei votanti: una performance senza precedenti che ha portato all’elezione del candidato Presidente, Vincenzo De Luca.

Si tratta di un risultato lusinghiero, considerate le condizioni fortemente vincolati che hanno limitato le possibilità di far conoscere un progetto completamente nuovo, nato pochi mesi prima della consultazione elettorale, e le limitate risorse economiche e organizzative messe in campo da un gruppo all’inizio della propria esperienza politica. L’entusiasmo e la passione dei candidati hanno consentito di superare mille difficoltà, ma non sono stati sufficienti a colmare tutto il gap esistente nei confronti dei partiti tradizionali, che hanno potuto sfruttare un “avviamento” accumulato negli anni, la presenza di leader già noti al grande pubblico, disponibilità finanziarie ben più rilevanti, una struttura organizzativa consistente e rodata.

Un esordio così promettente – con la raccolta di un consenso consistente che in altre occasioni avrebbe sicuramente garantito un seggio in Consiglio – ha rappresentato una conferma concreta e tangibile del potenziale di un’iniziativa che si propone di offrire agli elettori l’opportunità di una scelta politica ispirata ai valori del buon governo, della solidarietà e dell’attenzione alle persone. Ha, quindi, offerto gli stimoli necessari per proseguire con un impegno che può radicarsi nei nostri territori, contribuendo ad un processo di rinnovamento e rilancio della politica.

 

 

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